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Inserito il - 05 mag 2007 : 19:21:49
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Articolo tratto da "BLOG - Il faro sulla città. Bimestrale di attualità, cronaca, storia, sport..." di aprile 2007:
TESTO DELL'ARTICOLO
L’equitazione è l’unico sport in cui l’uomo si confronta con un animale. Andare a cavallo non è quindi solo una semplice attività fisica ma uno stimolo continuo a relazionarsi col proprio cavallo, capirne la psicologia ed il carattere, circostanza questa, ampiamente sfruttata anche nel campo della riabilitazione. Montare a cavallo è uno sport che può essere più o meno difficile, tutto dipende dagli obiettivi che ci siamo preposti. Se è vero che parlando di equitazione pensiamo subito al classico concorso di salto ostacoli, elegante e complesso, è anche vero che innumerevoli sono le discipline equestri: salto ostacoli, dressage, completo, endurance, horseball, monta americana, volteggio, attacchi, ecc. Per tutte è importante iniziare rivolgendosi a maneggi di comprovata serietà quali quelli affiliati alla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) che potranno mettere a disposizione qualificati istruttori e cavalli dal temperamento idoneo al livello di conoscenza del cavaliere garantendo, nella massima sicurezza, di superarare anche iniziali timori legati alla grandezza dell’animale. Un’attività molto praticata, anche nella nostra provincia, è quella del turismo equestre, la classica passeggiata a cavallo. E’ possibile partecipare ad un trekking sia montando all’inglese sia all’americana. L'impegno fisico nella monta western è minore, le andature sono più comode in quanto con la sella all’americana il peso del cavaliere è distribuito su di una superficie più grande di quella della sella inglese ed il baricentro è molto basso. Di contro la monta inglese potrà offrire grosse soddisfazioni consentendo di saltare in tutta tranquillità i vari ostacoli naturali che si potranno incontrare quali tronchi caduti o fossi. In tutti i casi andare in passeggiata, affrontare sentieri nei boschi, lontani dalle strade asfaltate, significa fare un salto nel passato, riscoprire l’uso del cavallo come mezzo di trasporto con i suoi tempi così diversi da quelli che la vita cittadina ci ha ormai imposto. Partendo a cavallo da Pistoia è facilmente raggiungibile l’Appennino Tosco-Emiliano passando per sentieri in mezzo a stupendi boschi di faggi e castagni che raggiungono angoli ormai dimenticati ma ricchi di storia, prati incontaminati, ponti millenari e cippi ancora presenti a testimonianza e ricordo della leggendaria linea Gotica. Senza il rumore di fondo dei motori delle automobili è facile imbattersi negli animali che popolano la nostra montagna come cervi, cinghiali o caprioli. Per chi avesse già esperienza in merito, segnaliamo tre itinerari, peraltro percorribili anche a piedi, i primi due proposti dal Centro Equitazione Western di Candeglia, il terzo Dal Centro Ippico La Querce di Montemurlo. - Da Candeglia a Posola, La Via della Faggeta Lombarda: Percorso di rara bellezza un tempo usato dai pellegrini che transitavano sulla famosa "Via Francigena", non a caso il paese che si trova alla fine di tale percorso si chiama "Posola" che nacque come stazione di "rifornimenti" (cavalli vitto e alloggio) per chiunque ci transitasse. Sino alla fine del mille e cento d.C. questa strada fu teatro di un ricco passaggio di viandanti essendo l'unica o comunque tra le poche vie d’accesso e comunicazione alla pianura Padana. Dopo tale data nel corso di un secolo fu abbandonata per la via di valle che sino all'ora non era così tanto sicura, ma visto il crescere di numerose attività che si erano create lungo il fiume i pellegrini optarono per quest'ultima. Il percorso si distingue per la facilità di percorrenza ed il paesaggio incontaminato. - Dal Valico di Posola a Pratorsi: Percorrendo un piccolo tratto della faggeta lombarda s'inizia la discesa per il paese di Frassignoni un tempo abitato da boscaioli e ora è solo una residenza estiva per villeggianti, sino ad arrivare al paese di Pracchia (località Setteponti), da lì s’inizia la salita per la Foresta del Teso usando la mulattiera del CAI 33 e dopo circa 10km la strada si fa di nuovo accettabile e piacevole fino ad arrivare nel comprensorio demaniale del Teso. Le numerose indicazioni che si trovano lungo tale percorso ci porteranno con facilità alla "Maceglia" luogo dove si può ammirare con un po’ di fortuna il "Corno alle Scale" che divide addirittura la linea di confine di tre province e due regioni. La Maceglia, luogo martoriato in tempo di guerra da sanguinosi scontri fra le milizie (partigiani e tedeschi), si distingue anche per il "cippo" che un tempo fu messo a ricordo di tali eventi ed è anche il bivio che porta, dopo una breve discesa, al rifugio di Pratorsi, denominato La Tana dell’Orso. Tale percorso è da considerarsi prevalentemente di facile viabilità, adatto a cavalieri di primo livello e a cavalli preparati per affrontare i numerosi dislivelli (1100-600-1537 slm). - Partendo da Montemurlo verso Pistoia: tutto su strade bianche, ci si dirige verso il castello della rocca passando per Bagnolo di Sopra e Villa Barone (itinerario di 1 ora); si può quindi proseguire verso la Fattoria di Javello (itinerario di 3 ore). La Fattoria di Javello, insediamento risalente all’XI secolo, nel cuore dell’area protetta del Monteferrato, costituisce il fulcro monumentale della tenuta, con la residenza padronale dotata di torre medievale, cappella gentilizia con affreschi del XVI e XVII secolo e un vasto cortile d’accesso ornato da magnifiche piante di limone e rose. Su una bella corte inferiore chiusa affacciano stalle e fienili. Nel giardino, sul lato nord, si apre un poetico viale con platani secolari e ortensie blu. Godendosi il panorama sul lago, sui campi e i boschi circostanti e in lontananza su Firenze, Prato e Pistoia si prosegue fino a Banditelle ritornando verso Tobbiana con guado del Fiume Agna presso Villa Colle Alberto (itinerario di 5/6 ore). Da qui è possibile proseguire fino verso Pontenuovo. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito internet della Delegazione Provinciale FISE di Pistoia e Prato all’indirizzo www.fiseprovincia.it [Nicola Bruni]
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